Di questi tempi il comune discorrere tra imprenditori e professionisti, è che le cose stanno cambiando.
Qualsiasi tipo di cambiamento produce ansie, insicurezze, resistenze.
Ma è altrettanto vero che qualsiasi tipo di cambiamento non può essere solo organizzativo e gestionale.
In teoria, nonostante le difficoltà del ricorso al credito bancario, con nuovi investimenti in risorse umane, tecnologie e impianti potrebbe essere facile fare certi cambiamenti, una volta ricevuto l’apporto consulenziale adeguato.
Ciò che rende problematico qualsiasi cambiamento è il fatto culturale, mentale: le resistenze derivano solo dal fatto di “dover cambiare” un approccio al modo di operare, sia esso lavorativo, personale, relazionale, che per anni è stato il fulcro di ogni successo nella vita di tutti i giorni. Comprensibile quindi che vi siano resistenze: se per anni questo è stato il mio comportamento che ha prodotto risultati, perché mai dovrei cambiare?
La realtà è che se non si è pronti a recepire il cambiamento, saranno i cambiamenti stessi a metterci “fuori”. Il cambiamento è quindi automatico, mentre il miglioramento dipende da noi.
Prospettive non certo gradite.
Le tecniche di coaching business, executive e life rappresentano lo strumento che ci consente attuare quei cambiamenti nella nostra mente che ci consentiranno di diventare maggiormente consapevoli su chi siamo, sui nostri potenziali interiori, molte volte nascosti a noi stessi, sugli obiettivi che possiamo raggiungere, scoprendo quelle strategie adeguate che ci permettono di migliorare il nostro stato interiore e di migliorare il rapporto con gli altri.
Condizioni queste per essere partecipi del cambiamento che stiamo vivendo.